Candide scogliere a picco che precipitano in acque dalla trasparenza discutibile. Un paesaggio che si modifica di ora in ora per effetto di maree di ampiezza inusitata. Un ambiente apparentemente ostile per il pescatore che tuttavia, con un pò di spirito di adattamento, potrà catturare grandi spigole dalla bianca livrea. E’ la Cote d’Albatre, in Normandia di Alberto Martignani
Il candore a cui il titolo allude richiama sia le alte falesie che caratterizzano questo tratto di Normandia, seconde, per imponenza, forse solo a quelle, oltremanica, della celeberrima Dover, sia alla livrea delle spigole che si incontrano, adattatesi perfettamente al biancore della sabbia e della roccia calcarea su cui vivono e cacciano…
Ci troviamo lungo la Côte d’Albâtre (Costa d’Alabastro), una serie d’imponenti scogliere a picco sull’Atlantico che caratterizzano, per quasi 130 chilometri, il litorale tra Le Treport e Bruneval, in Alta Normandia. Una costa bellissima, scolpita nel corso dei millenni dal vento e dalle onde, con archi, guglie, precipizi vertiginosi, che viene interrotta qua e là da piccoli porti di pescatori (oggi, per la maggior parte , affollati centri balneari), le cui atmosfere e colori ispirarono la scuola impressionista francese di fine ‘800…