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Attualità

Delfini da premiare e da salvare

(di Martina Laudati)

È SUCCESSO ANCORA: UN NUOTATORE DISPERSO AL LARGO VIENE SALVATO DAI DELFINI

È accaduto alla fine di agosto in Irlanda: un gruppo di delfini aveva trovato il modo di avvisare una squadra di salvataggio della presenza del nuotatore che era disperso nell’oceano da 12 ore. Ecco la storia. Un nuotatore era disperso al largo delle coste irlandesi quando i soccorritori della Royal National Lifeboat Institution lo hanno avvistato, circondato da un branco di delfini a circa due miglia e mezzo dalla spiaggia di Castlegregory. Il nuotatore era ipotermico (indossava solo un costume da bagno) e allo stremo delle forze, ma si è ripreso immediatamente dopo essere stato trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso. L’uomo ha detto ai suoi soccorritori che stava cercando di nuotare fino alla spiaggia di partenza, che si trovava a oltre 5 miglia di distanza, ma si è trovato in difficoltà: per fortuna la presenza in massa dei delfini ha suscitato l’attenzione dell’imbarcazione di soccorso.Esiste peraltro una lunga letteratura su questi casi di “altruismo” dei deflini verso gli umani e verso membri di altre specie di cetacei: nel 2004, 4 pescatori neozelandesi sono stati attaccati da un grande squalo bianco e salvati da un branco di delfini che li ha circondati, permettendo loro di fuggire, mentre nel 2014 è toccata la stessa identica sorte nello Stretto di Cook, in Nuova Zelanda, al nuotatore di lunghe distanze Adam Walkerl.

IL TARANTO DOLPHIN SANCTUARY

Aprirà il prossimo anno il Taranto Dolphin Sanctury, il centro di recupero che ospiterà nella acque del Mar Grande i delfini salvati dalla cattività che hanno bisogno di essere rieducati alla vita in mare aperto. La Jonian Dolphin Conservation, l’organizzazione che si occupa di ricerca sulla vita dei cetacei, si è fatta promotrice dell’iniziativa, sostenuta subito dall’amministrazione comunale locale: l’idea è quella di recuperare in giro per l’Europa gli esemplari provenienti dai parchi acquatici e delfinari dismessi, la cui chiusura progressiva è ormai un trend iniziato da tempo. L’intenzione è che possa diventare una realtà consolidata, proprio nelle acque del Golfo, che sono tra le più frequentate dai cetacei del Mediterraneo, in modo particolare intorno all’isola di San Paolo. La collaborazione con il Dolphin Project del naturalista Richard O’Barry, già addestratore del ben noto Flipper televisivo, nonchè Premio Oscar 2009 nella categoria “documentari” per “The Cove” e icona della tutela dei delfini, non può che dare lustro all’iniziativa. Detto che la struttura potrà ospitare anche delfini feriti o spiaggiati, non è detto, però, che riesca a rimettere in libertà tutti gli animali che le verranno portati – alcuni ovviamente potrebbero essere troppo vecchi o stanchi per cambiare vita – ma certamente sarà una casa in cui potranno vivere tranquillamente senza i vincoli a cui erano stati obbligati in passato.

 

 

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