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EL HIERRO E TILOS, ESEMPI DI AUTOSUFFICIENZA

(di Martina Laudati)

Nell’attesa che la Danimarca termini la costruzione della prima isola artificiale progettata solo per produrre energia elettrica dal moto ondoso e dal vento, è legittimo chiedersi quale sia l’isola più virtuosa del mondo in fatto di autosostenibilità e, di conseguenza, di protezione dell’ecosistema marino locale. La risposta è facile: El Hierro, una delle più piccole nell’arcipelago delle Canarie, la prima isola autosufficiente al mondo in fatto di produzione di energia elettrica ottenuta da risorse rinnovabili, mentre Tilos, nel Dodecaneso, è la prima del Mediterraneo.Già dal 2018, infatti, El Hierro ha attivato un progetto del Governo spagnolo da 54 milioni di euro che ha combinato i vantaggi di un parco eolico di cinque turbine da oltre 11 megawatt e due piccole centrali idroelettriche. In questo modo, gli oltre 11.000 residenti (non pochi…) sono indipendenti dall’importazione di gasolio per la produzione di energia. Il sistema utilizza un ingegnoso sistema per immagazzinare l’energia eolica in eccesso, facendo lavorare una pompa che riempie di acqua un invaso realizzato all’interno di un cono vulcanico spento a 700 metri di altezza. Quando c’è bisogno di energia aggiuntiva, le condutture del lago artificiale vengono aperte e le turbine messe in funzione. A Tilos, invece, un progetto europeo da soli 15 milioni di euro permetterà all’isola di raggiungere l’autosufficienza energetica attraverso la produzione di energia solare ed eolicae a un sistema innovativo per lo stoccaggio e la ridistribuzione della medesima attraverso speciali batterie. Una potenza di circa 1000 kW (l’80% dei quali derivanti ovviamente dall’eolica) serviranno i circa 600 abitanti e i relativi turisti, ma il programma prevede di estendere il progetto anche a tutte le altre isole del Dodecaneso. 2 isole al passo con i tempi dove la pesca è consentita e dove i fondali sono davvero niente male!

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