Golfo di Trieste, la “Costiera”, un tratto di mare principalmente fangoso dove, però, a ogni minima oasi di roccia o di quant’altro (vedi le coltivazioni di mitili) ci può essere la sorpresa. Tante sono infatti le spigole e i cefali, ma anche le grandi lecce e i branchi di corvine. La difficoltà di immergersi perennemente avvolti da una nebbia che riduce la visibilità a pochi metri di Gherardo Zei
Estremo nordest dell’Italia. Basta uno sguardo alla mappa per capire quanto tribolate siano state le vicende di questo lembo di terra, scampato per poco a essere escluso dai nostri confini. Trieste è una città di mare caratterizzata da una piazza bellissima: Piazza Unità d’Italia, dalla quale si vede, a nordovest, il Castello di Miramare, ex residenza del principe Massimiliano d’Asburgo e attuale baluardo della prima riserva marina d’Italia. Passando Miramare in direzione di Grado (per la precisione, fino a Sistiana) si staglia una costa rocciosa e ripida che prende il nome di Costiera Triestina, per i triestini semplicemente “costiera”. Si tratta di una zona di circa 10 chilometri, dove già dagli anni ’60 sono state organizzate tantissime gare di pesca e che rappresenta, tutt’ora, una valida palestra per i tanti appassionati triestini…