Agonismo
La prima Coppa Bruno De Silvestri
Non un semplice Memorial, ma un vero e proprio ritrovo tra amici e conoscenti nel ricordo del grande Bruno de Silvestri. Si potrebbe descrivere così il primo trofeo organizzato dalla società Sub Cagliari, dedicato al campione di pesca che ci ha lasciati da ormai tre anni.
Lo scorso 2 giugno lo specchio d’acqua antistante la marina di Perd’è Sali ha visto ben 20 team alla partenza, con la formula a squadre: 2 componenti in mare e uno in assistenza sul gommone.
Di prima mattina, ultimate le formalità di iscrizione e di vestizione, i partecipanti hanno raggiunto a pochi metri dal porto il gommone di Bruno, il famoso Marshall rosso che lo ha visto vittorioso in tanti trofei e gare. Lì, al timone del mezzo, alcuni componenti della famiglia De Silvestri accompagnati e affiancati da Laura Giacomini e Andrea Picciau per Fipsas, Danila Staffoli per Sub Cagliari e Antonino Piras per Cressi, storico sponsor di Bruno.
Ad anticipare il minuto di silenzio e la deposizione dei fiori in mare, un toccante discorso dell’amico e compagno di pesca, Simone Trudu, che ha ricordato la memoria, il modo di fare di Bruno, ma ha anche dedicato un pensiero a chi non è più tra noi, come il grande Guido Castorina.
Il via, alle 8.30, ha visto le squadre sparpagliarsi per il campo di gara, da nord a sud, mantenendo una media batimetrica tra i quindici e i venti metri, con qualche eccezione poco sotto i trenta.
Un campo molto ampio, che andava da Punta Zavorra sino a Chia, con alcune delimitazioni interne imposte dalla Guardia Costiera a causa del ritrovamento di alcuni ordigni bellici inesplosi localizzati nei giorni antecedenti la competizione.
Il mare è stato calmo per quasi tutta la gara, a eccezione della frazione finale con l’ingresso di vento e corrente dai quadranti di Sud/Est. Sotto, una forte corrente di fondo ha condizionato non poco gli atleti, portando a sporcare e a desertificare i tratti più profondi.
Allo scadere delle cinque ore, l’appuntamento con il gommone della giuria è allo scoglio di San Macario, per poter “smarcare” il proprio equipaggio e raggiungere il porto per la consegna del carniere.
Il malumore per il poco pesce visto durante la gara è stato abbondantemente surclassato dallo spirito e dalla positività dei
partecipanti; la vena agonistica stavolta passava quasi totalmente in secondo piano.
Ma pur sempre di gara si tratta e i carnieri più pesanti andavano omaggiati. Da subito la squadra composta da Konjedic/Trudu/Bacchi ha dato l’impressione di poter ambire al titolo, portando in porto una collana con 7 pesci, tra cui svettava un’orata superiore al chilo. I probabili favoriti, il team Cressi, composto da Maccioni/Corrias/Diversi hanno 4 grossi capponi e 2 tordi. Altro carniere importante quello realizzato da Maureddu/Serra/Pau, che portano alla pesatura 2 corvine, 2 saraghi, un Tordo e un’orata.
I restanti team sono rientrati con una media di 1 o 2 prede valide, a esclusione della squadra Villani/Tangianu/Fresu, con 3 tordi in peso.
Un pranzo veloce, qualche chiacchiera e si và alla pesatura. Anche stavolta la bilancia non mente e decreta la vittoria di Stefano Konjedic, Piercarlo Bacchi e Simone Trudu, che con 6 prede valide (2 tordi, 3 saraghi e la grossa orata da quasi un chilo e trecento grammi) si aggiudica il primo posto. Alle loro spalle, Maureddu/Serra/Pau, sempre con 6 prede, una specie in più ma novecento grammi in meno.
Sensazionali i capponi del team Cressi di Maccioni/Corrias/Diversi, ma con un solo tordo in peso e 2 specie si deve accontentare della terza posizione.
Tra gli avvistamenti più interessanti, sicuramente il branco di serra capitato a Federico Rais, con una coppiola sfumata per poco, e la grossa leccia Amia (stimata sui venti chili) passata in un fiume di corrente sotto le pinne di Cesare Orrù, che non ha avuto modo di portarla a tiro.
Durante la cerimonia di premiazione, toccante il momento in cui il più giovane, ossia Konjedic, è stato premiato con una coppa appartenuta a De Silvestri, vinta a sua volta in una gara per essere stato latleta più giovane.
Premiati con un’opera raffigurante un pescasub in caccia, dell’artista Tulio Meloni, Antonino Piras per Cressi, Danila Staffoli, presidente della società organizzatrice Sub Cagliari e il corpo dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco, di cui Bruno faceva parte.
A conclusione della premiazione, un’ulteriore sorpresa per i primi classificati. La coppa dalle grandi orecchie, conquistata da de Silvestri all’Assoluto di Portoscuso del 2012, è stata data in premio alla squadra vincitrice. Tra le lacrime, la palpabile emozione e i sorrisi, si scatta una grande foto di gruppo che immortala il reale spirito della giornata.
Non solo pesca e agonismo, ma una grande festa nel ricordo di un grande uomo e atleta che ci ha lasciati troppo presto.
Jack Cubeddu