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Salvimar: Hero Roller 75, maneggevole e ben fatto

Un arbalete che si muove bene in ogni direzione e che colpisce per il tiro preciso e per l’assenza di rinculo, mentre ci saremmo forse aspettati una velocità superiore dell’asta. Monta 2 gomme S400 da 16 mm di Emanuele Zara

E’ disponibile nei negozi il nuovo fucile top di gamma della Salvimar, l’Hero Roller. Colpisce la grafica, assai appariscente in esterno, grazie all’alternanza di nero e acid green, la colorazione “sbarazzina” che la casa ligure ha scelto e che sta piacendo molto al pubblico. La base tecnica è sempre quella dell’Hero, presentato un paio d’anni fa, che mostra un livello costruttivo assai complesso e una serie di soluzioni innovative.

La versione Roller sottolinea ulteriormente queste peculiarità. La testata mono roller con cui è equipaggiato viene stampata con un innesto ellissoidale speciale che, come per l’impugnatura, si innesta al fusto in lega metallica, caratterizzato dallo stesso profilo geometrico, garantendone comunque la perfetta tenuta stagna.

La Salvimar produce il fucile nel suo stabilimento e ogni pezzo è testato in pressione per assicurare che i tre componenti risultino perfettamente sigillati. Impugnando la versione da 75 che ho ricevuto, si avverte subito una notevole massa e infatti la Salvimar lo paragona a un arbalete in legno, quindi un fucile in grado di essere bilanciato in acqua, stabile nel tiro e con un basso rinculo.

La serie Hero Roller monta una coppia di gomme S400 da 16, legate e le ogive tessili in Dynema possono vincolarsi e pretensionarsi inferiormente su tre punti, mentre sul piano superiore le gomme che scorrono sulle pulegge in materiale plastico autolubrificante si tendono su una delle tre pinnette presenti sull’asta Capture da 7. In pratica, un sistema roller modulare con varie possibilità di potenza a disposizione.

Per agevolare l’azione di carica troviamo nella confezione un elastico facilitatore. La gamma degli Hero Roller è corredata di serie con un doppio calciolo ergonomico destro/sinistro; di un calamento in monofilo ad alta resistenza Acid Green di da 1.5 millimetri, di un gommino facilitatore di carica e di manualetto d’istruzione.

8 le lunghezze operative: 65, 75, 85, 95, 105, 115, 125, 135.

Ho ricevuto il fucile in una sacca in plastica, con tutti gli accessori. Ho montato il monofilo di nylon sull’asta e collegata alla testata tramite i due sleeve presenti nella busta. L’Hero Roller 75 è pronto per andare in mare, cosa che ho fatto rapidamente. Soppesandolo e osservandolo all’asciutto si resta colpiti dalla forma, dalla massa, dal tipo di assemblaggio. Un arbalete in metallo che assomiglia a un modello in legno, con inedite soluzioni costruttive, come i piantaggi “ovali” tra i componenti, il guida asta a sezioni, al calcio con l’impronta anatomica generosa. Le gomme in dotazione sono due S400 da 16 e il sistema propulsivo è incentrato su due pulegge in materiale plastico autolubrificante con pretensionamento inferiore, eseguibile su tre strutture apposite nei pressi dell’elsa. Tutto semplice e facile da mettere in atto.

Entro in mare con il mio amico Luca. L’elastico facilitatore che la Salvimar dà in dotazione è indispensabile per caricare l’Hero Roller 75; conviene sempre riporlo dopo l’uso in un posto sicuro, magari piazzato sulla cintura in vita oppure attaccato al pallone. Una volta verificato che l’asta si inserisca correttamente e il codolo abbia fatto presa, si pretensiona inferiormente la porzione di elastico con la generosa ogiva tessile a uno dei tre elementi disponibili poco prima dell’elsa. Raccomando di fare qualche tiro di prova prima di accorciare il lungo tramite in Dyneema, precauzione suggerita dopo aver passato una giornata di pesca in mare usando l’arma così com’è, fornita dalla casa.

Una volta terminata la prima fase si passa alla seconda, la definitiva. Con il gancetto in inox presente sul gommino facilitatore si afferra l’ogiva in sagolino teso sulla testata e si effettua una trazione sino a raggiungere la prima pinnetta. Una volta che l’archetto in Dyneema dell’elastico facilitatore ha fatto presa è possibile afferrare le gomme e tenderle sino all’ultima pinnetta. Ho messo due passate di filo in totale e le ho avvolte sui laterali, passaggio che evita ogni problematica al momento del tiro.

L’Hero Roller 75 lasciato in superficie, carico, affonda dal calcio. Non si tratta di molti grammi di negatività; infatti impugnando l’arbalete non si avverte fatica. L’impugnatura si afferra stabilmente; l’Hero Roller scorre bene sul piano orizzontale, si muove con una certa facilità, a dire il vero un po’ inaspettata dato il doppio ingombro della gomma tesa sopra e sotto la linea dell’affusto. Buona la maneggevolezza complessiva.

Il dito trova un giusto interasse con il bel grilletto in inox scheletrato. Il piedino per l’appoggio sternale sulla prolunga di culatta è incurvato e non dà fastidio al dorso della mano. Puntamento libero da impedimenti, con le S 400 tese e sottili a lato della guida per l’asta verde vivo. L’insieme non è mimetico, ma su bassofondo l’insieme cromatico ha un suo perchè.

Passo l’arma al mio amico Luca. Lo vedo scomparire dietro la punta, resto fermo per non disturbarlo mentre fa l’aspetto sotto la risacca. Passa qualche secondo e sento un urlo. Mi precipito pinneggiando è vedo l’amico che mi mostra una bellissima spigola presa direttamente sul muso, sotto l’occhio sinistro. Sarà tre chili almeno! Che fortuna, ma forse sarebbe meglio dire che bravo! Mi ha raccontato che dove ha mirato ha colpito! Senza sentire rinculo, con uno sgancio dolce e la Capture da 7 penetrata nel capoccione del branzino per qualche centimetro! Mi complimento con Luca e dopo aver ricaricato il fucile proviamo una serie di tiri al libero. Il riscontro c’è. Lo sgancio è dolce, la pressione sul grilletto non forte, l’asta parte senza far sobbalzare il profilo dell’arma, senza quasi arretrare. Il fusto con la larga base d’impianto e la massa importante evitano il minimo innalzamento della punta e il bersaglio viene preso al centro. Rosate di tre tiri molto chiuse.

La velocità di uscita non è esaltante, la gittata è pari a una passata intera e qualche decimetro oltre, ma non c’è lo strappo a fine corsa. Le cose migliorano accorciando l’ogiva tessile di precarica inferiore, ma l’Hero Roller 75 diventa più duretto da armare. A voi la scelta. Torniamo a casa dopo le foto di rito, belli contenti…

Impugnatura, tra le migliori in commercio

Stampata in nylon caricato vetro al 30% di colore nero, viene realizzata in un materiale plastico robustissimo e ultra collaudato. Il piedino d’appoggio sternale non rimovibile s’incurva senza dare fastidio alla mano, un inserto in termogomma color acid green lo finisce. La meccanica è l’affidabile Heavy Metal 350 (con un carico testato a 350 kg), tutta in inox. Mentre la scatola di sgancio è assai piccina e, sul lato destro, spiunta lo sganciasagole in inox automatico; volendo, lo si può spostare anche sulla sinistra. Il grilletto scheletrato metallico può essere regolato finemente per quanto riguarda la sensibilità tramite una vite posta sotto l’elsa. Il calciolo anatomico con l’impronta evidente per la mano e il relativo appoggio del pollice, ne caratterizza fortemente la linea. La termogomma impiegata è verde acido e nel package allegato c’è una seconda presa per mancini. Alla base del calcio è visibile un supporto triangolare in inox, amovibile, utile se si vuole fissare un moschettone o la sagola del pallone. L’innesto tra impugnatura e affusto è notoriamente un punto critico, ma la Salvimar ha risolto ogni possibile criticità adottando sul manicotto O-ring toroidali con le sedi calibrate, così da garantire la tenuta.

Un fusto davvero robusto

Ellissoidale, si tratta di un particolare profilo in lega di alluminio, superiore al millimetro di spessore, dalla grande robustezza. Esaminato nel dettaglio, si notano delle centine di irrigidimento ulteriore, parallele, poste superiormente e inferiormente. La guida integrale è assai vistosa; infatti, spicca cromaticamente per il colore acid green che contrasta con il nero opaco della lega. E’ composta da una serie di inserti stampati in Teflon caricato vetro, un materiale con un bassissimo indice di attrito e autolubrificante. I tasselli vengono inseriti in sequenza dentro la sede scanalata del fusto metallico a formare una linea continua che lo percorre interamente. Il fusto del 75 misura 47 mm di larghezza e 32 in altezza, mentre la lunghezza totale è di 720 mm. All’interno del profilo metallico, la Salvimar ha inserito un rinforzo che irrigidisce la struttura nella parte mediale, si tratta di inserti a doppia T che, come centine poste in verticale, annullano risonanze e vibrazioni. Verso il piantaggio, si apprezza una struttura in polimero caricato vetro di colore nero che offre tre punti di aggancio per il tensionamento inferiore delle gomme e la sede, a forma di fungo, per fissare il telaio del mulinello, che è opzionale. La grafica è sobria, ma sempre in colore acid green.

Un testata ben progettata

La testata mono roller si unisce al fusto con una sagoma di piantaggio ellissoidale. Stampata in nylon caricato vetro al 30% si raccorda con precisione. E’ bloccata da una spina in Grivory perpendicolare, mentre le pulegge sono stampate in Delrin, un materiale auto lubrificante e ad alta scorrevolezza; volendo, si possono montare elastici sino a 18 mm. Osservata superiormente mette in luce una sede scaricata a V progettata appositamente per facilitare l’inserimento dell’asta con le pinnette. Il vincolo del monofilo è studiato accuratamente per non creare problemi al momento dello sparo. Si notano due percorsi identici (lato destro e lato sinistro) formati da due gancetti in filo inox, mentre anteriormente ci sono le prolunghe scanalate, sempre una per parte. Capovolgendo la testata si nota una spina trasversale in inox tra due ali ricavata per assicurare il vincolo iniziale del filo. Le passate si possono vincolare sia sui gancetti laterali sia sul dente inferiore. I tecnici dell’azienda consigliano di utilizzare aste Capture con le pinnette e il foro e gli elastici Salvimar, che non contengono all’interno le sfere per la legatura.

Qualche opzional

Nel catalogo troviamo un’accessoristica completa per variare le prestazioni dell’Hero Roller. Sul 75 si potrebbe ad esempio montare il mulinello (ce ne sono diversi sia a sviluppo orizzontale sia verticale, di diversa capienza).
Anche le gomme S 400 presentano diversi diametri e colori; si tratta di elastici ottimi e che, volendo, si possono sostituire agli originali. Disponibili poi aste per tutti i gusti e staffe per telecamere. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

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