Test e Presentazioni
Seac pinne BM30
di Pietro Lanzafame
Un modello interessante, caratterizzato da una scarpetta con i longheroni corti e un’inclinazione di 30 gradi e da una pala in polimero con un profilo a spessore differenziato. Il tutto a un prezzo decisamente interessante, attorno ai 100 euro.
Quello che salta subito all’occhio è la scarpetta, caratterizzata da longheroni corti e una geometria della calzata atta a ospitare pale con angolazione di 30 gradi. I longheroni corti sono pensati per sfruttare appieno le caratteristiche meccaniche della pala, in particolare per non limitarne la flessibilità e la reattività. Le caviglie, grazie all’angolo scarpetta/pala, riescono a lavorare in una posizione più naturale, un buon compromesso in grado di ottimizzare la falcata tanto in superficie quanto in immersione.
Come nella linea Motus, la scarpetta viene costruita utilizzando due differenti mescole di gomma: una più rigida per la suola, funzionale alla stabilità della calzata, e una più morbida per la tomaia, per garantirne vestibilità e comfort.
La pala, dal canto suo non è da meno: è stampata in tecnopolimero, con un profilo a spessore differenziato. Colpisce per la leggerezza e per la flessibilità. La risposta alla classica prova di “arrotolamento” è significativa. Il produttore garantisce una memoria di forma tale da escludere ogni deformazione permanente, anche a seguito di stress importanti.
Sempre nell’ottica di non limitarne le caratteristiche meccaniche, gli ingegneri di casa Seac hanno studiato delle pinnette stabilizzatrici antiderapata. Sono di piccola dimensione e poste all’estremo della pala: l’effetto è quello di agire efficacemente nel punto in cui, dalle simulazioni, si è verificato il concentrarsi del maggior flusso d’acqua e, nel contempo, quello di non irrigidire il tutto.
Le BM30 vengono prodotte in un unico modello, con calzate che vanno dalla 36/38 alla 47/48. La misura in nostro possesso, la 41/42, ha un peso – per singola pinna – di 1,1 chili. La lunghezza “fuori tutto” è di 89 centimetri, mentre la larghezza della pala, nel punto maggiore e prossimo all’estremità, è di 21,5 centimetri.
In mare
Appena ricevute, le BM30 hanno dato una buona impressione “al tatto”, sia per la leggerezza che la morbidezza della gomma della tomaia. Portate più volte in acqua, e in condizioni di mare abbastanza diverse, la risposta al piede è stata decisamente positiva.
Dato il periodo invernale, i test si sono svolti sempre partendo da terra. Il primo avviene con mare in lieve scaduta. E’ facile indossarle con calzari da 3,5, favoriti dall’elasticità della gomma e aiutandosi con la linguetta posta dietro al tallone. Il piede va facilmente in sede, senza il fastidio collaterale degli arricciamenti del neoprene del calzare, e una volta iniziato a pinneggiare si avverte la sensazione di una calzata fasciante e comoda.
Il primo spostamento prevede una pinneggiata di circa 15 minuti continui per raggiungere una secchetta poco al largo: durante il tragitto non si avvertono fastidi né “punti di pressione” al collo del piede, alle caviglie o in prossimità delle dita.
La pescata si protrae per circa 4 ore, caratterizzata da lunghi spostamenti a nuoti e tuffi a profondità comprese tra i 10 e i 18 metri: la posizione che la caviglia assume con questa calzatura è abbastanza naturale e il feeling è stato immediato.
La pala fa sentire la sua prontezza e, al tempo stesso, appare morbida, complice l’assenza dei longheroni più lunghi, a cui le pinne di casa Seac ci avevano in predenza abituato. Sia in discesa che in risalita, non si hanno punti morti, anzi quando la falcata è molto ampia, la sollecitazione a quadricipiti e glutei è costante: in questo senso gambe ben allenate hanno reso certamente più agevole l’uso.
Le uscite successive con il mare piatto ci hanno fatto apprezzare la buona velocità che si riesce a raggiungere con una falcata corretta: la pinna non ti porta a “pedalare” e le articolazioni del ginocchio e delle caviglie non ne risentono.
Successivamente, abbiamo voluto testare il sistema antiderapata tuffandoci in condizioni di corrente sostenuta, quelle tipiche dello Stretto di Messina: e in effetti le promesse di casa Seac sono state mantenute appieno con una pinna che, sforzata nel nuoto contro corrente, non ha “svirgolato” fuori asse grazie al sistema studiato dall’azienda genovese ma, anche, riteniamo, favorita dall’angolo di inclinazione della pala.
L’impressione finale è stata quindi quella di un modello davvero azzeccato e sicuramente di fascia elevata, ma che si propone ai pescatori che hanno magari meno esperienza ma che vogliono utilizzare qualcosa di più performante prima di passare a pale in materiali top level. Il tutto a prezzo accessibile (intorno ai 100 euro nei vari negozi online). La BM30, tuttavia, dà il suo meglio ai piedi di gente allenata a lunghe “scarpinate” in mare. Proprio questa considerazione ci ha fatto venire una curiosità: bisognava fare ancora un test!
In piscina
Dopo averle provate più giorni in mare, siamo rimasti ben impressionati dalle prestazioni, motivo per cui è venuto in mente di portandocele dietro anche negli allenamenti in piscina. L’intuizione di fondo non ci ha dato torto: certamente la geometria complessiva della pinna ben si presta al nuoto rasente alle “piastrelle” durante gli allenamenti e a falcate più strette e rapide. Sia nelle sessioni di attivazione, che nelle vasche in apnea, le BM30 si sono dimostrate delle buone pinne di allenamento, capaci di non creare fastidio al piede, anche non indossando i calzari e non sollecitando ulteriormente le articolazioni.
Nella falcata rapida e stretta, hanno sempre garantito un’ottima spinta, non hanno affaticato eccessivamente le gambe e nella ripresa della pinneggiata successiva alle fasi di “scivolamento”, tipiche della dinamica, non hanno evidenziato alcuna esitazione. È proprio in questo che, a nostro avviso, le caratteristiche meccaniche di questo modello hanno mostrato la loro importanza. Pinne quindi che ben si prestano all’apnea indoor, da consigliare, in competizione, a esordienti e alle prime categorie.
Se la prova ha fornito le impressioni nette, sopra descritte, un dubbio però rimane: c’è da aspettarci degli upgrade? Magari della pala? Le dichiarazioni di Seac e il fatto di trovare nel catalogo ufficiale online sia l’opzione “scarpetta BM30” che quella “scarpetta BM30 Carbon” lascia forse intendere qualcosa?
Noi ce lo auguriamo!
Scheda tecnica:
Peso singola pinna: 1,1Kg
Lunghezza fuori tutto: 89cm
Larghezza pala: 21,5cm
Lunghezza scarpetta: 25,5cm